Montepulciano d’Abruzzo Riserva 2001 Praesidium: Colore frutto legno. Chi non ricorda la triangolazione che ha fatto la fortuna di molti “vinoni” degli anni ’90? Ecco, scordatevela: il Montepulciano di Enzo Pasquale è giocato su ben altro registro espressivo. Non tanto per ciò che riguarda il colore, che a questo vino/vitigno come è noto non fa mai difetto; quanto per lo stile, che si discosta apertamente qui dalle muscolosae levigatezze care a molti produttori della costa, e si propone con un profilo più aspro e meno conciliato. Bellissimo il naso speziato e mentolato, con suggestioni di erbe amare, liquirizia, china, davvero molto ricco anche in bocca, grassa e polposa, ma anche sapida e lunga, dove i ricordi di amarene nulla tolgono alla naturalezza del succo. Un Montepulciano di montagna, come è stato scritto, un campione di personalità, davvero bello e godibile: l’esatto contrario di un vino calligrafico.
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