I vini di Enzo Pasquale – e dei suoi figlio Ottaviano e Antonia – esercitano un fascino particolare. Autentici e imprevedibili, veraci, sono riconoscibili al primo sorso e meritano un consumo attento. Ce ne dà l’ennesima conferma il Montepulciano d’Abruzzo Riserva 2010, in grado di unire potenza strutturale a una grande sapididà tannica e a un notevole allungo gustativo.
Dai cinque ettari di vigna coltivati a Montepulciano, in Valle Peligna, nasce anche un brillante Cerasuolo, che nell’edizione 2014 si conferma referenza di valore assoluto nella sua tipologia.
Montepulciano d’Abruzzo Riserva 2010 – 18/20 bt 1800 nero inchiostro alla vista, naso altrettanto scuro, tra un Porto Vintage e un Amarone; il frutto è molto maturo, solcato da sensazioni di spezie, torroncino, cuoio e sottobosco; bocca poderosa, reattiva, mannini fitti e fini, notevole progressione
Montepulciano d’Abruzzo Cerasuolo 2014 – 17/20 bt 2000 colore rubino vivido, profumi di amarena, caldi ma vitali; sorso denso e insieme sciolto, più salino che acido, vibrante sottofondo minerale, ritorni di ciliegia, finale alcolico.