Slow Wine 2020
Un gioiello che merita senz’altro una visita, la storica cantina della famiglia Pasquale a Prezza, paese di 800 anime edificato su uno sperone roccioso a 600 metri di quota. Da Slow Wine – Guida...
Read MoreDa “I Vini d’Italia 2016” de “Le Guide de L’Espresso”
I vini di Enzo Pasquale – e dei suoi figlio Ottaviano e Antonia – esercitano un fascino particolare. Autentici e imprevedibili, veraci, sono riconoscibili al primo sorso e meritano un consumo attento. Ce ne dà l’ennesima conferma il Montepulciano d’Abruzzo Riserva 2010, in grado di unire potenza strutturale a una grande sapididà tannica e a un notevole allungo gustativo. Dai cinque ettari di vigna coltivati a Montepulciano, in Valle Peligna, nasce anche un brillante Cerasuolo, che nell’edizione 2014 si conferma referenza di valore assoluto nella sua tipologia. Montepulciano d’Abruzzo Riserva 2010 – 18/20 bt 1800 nero inchiostro alla vista, naso altrettanto scuro, tra un Porto Vintage e un Amarone; il frutto è molto maturo, solcato da sensazioni di spezie, torroncino, cuoio e sottobosco; bocca poderosa, reattiva, mannini fitti e fini, notevole progressione Montepulciano d’Abruzzo Cerasuolo 2014 – 17/20 bt 2000 colore rubino vivido, profumi di amarena, caldi ma vitali; sorso denso e insieme sciolto, più salino che acido, vibrante sottofondo minerale, ritorni di ciliegia, finale...
Read MoreDa “I Vini d’Italia 2015” de “Le Guide de L’Espresso”
Tra i terroir abruzzesi di maggiore interesse enologico, la montuosa Valle Peligna offre agli appassionati un Montepulciano verace e longevo, che merita di essere destinato ad un consumo differito nel tempo. In queste condizioni, pochi vini, e non solo in Abruzzo, esprimono una personalità tanto autentica quanto gli ispirati rossi di Enzo Pasquale, Rossi potenti e colorati che uniscono forza strutturale a una grande sapidità tannica e a un notevole allungo gustativo. Solo cinque gli ettari di vigna e venticinquemila le bottiglie prodotte ogni anno. Lo spiccato carattere “pedemontano” del carnoso Montepulciano D’Abruzzo Riserva lo colloca ancora una volta al vertice della sua denominazione. Montepulciano d’Abruzzo Riserva 2009 – 18/20 bell’impatto visivo, saturo ma vivo nei riflessi; naso aperto su note empireumetiche, poi di torba, moka, polpa di ciliege, polputo all’ingresso, ampio e diffusivo nello sviluppo, scorre benissimo; lungo finale che ricorda il cacao , i piccoli frutti e le spezie. Cerasuolo d’Abruzzo 2008 – 17/20 – Cerasuolo d’Abruzzo dell’Anno Rubino scarico, note di pera, fiori e lieviti “lunghi” in stile champagne; palato di classe, calore e sapidità in gradevole armonia, un poco rigido in...
Read MoreDa “I Vini d’Italia 2014” de “Le Guide de L’Espresso”
Il pluricitato legame con la tradizione suona oggi spesso un ritornello vuoto e retorico, ma nel caso dei vini di Praesidium è invece una realtà palpabile: i due vini assaggiati quest’anno trasmettono uno straordinario senso di autenticità, e si inseriscono in una lunga serie di annate di grande livello. Montepulciano d’Abruzzo Riserva 2008 – 18,5/20 . Saturo nel colore melanzana, fitto fino ai bordi; molto reticente nei primi minuti, richiede una buona aerazione per aprirsi in un quadro aromatico e gustativo di particolare forza espressiva: cioccolato, genziana, mora matura, poi una più chiara amarena; tannini maturi, tatto carnoso, presa del palato energica ma gentile. Cerasuolo d’Abruzzo 2012 – 18/20. Colore molto profondo, profumi di grande ampiezza, nei quali la nota di ciliegia matura sfuma in sentori di erbe e liquirizia; gusto di rara intensità, tannini saporiti, fitti ma molto maturi, frutto ben delineato, finale rinfrescante....
Read MoreLe Guide de L’Espresso, “I Vini d’Italia 2013”
Pochi vini, in Abruzzo e nell’intera penisola, esprimono una personalità tanto autentica quanto gli ispirati rossi di Enzo Pasquale. Qui, nella Valle Peligna, l’uva Montepulciano dà il meglio di sé, facendo nascere vini potenti e longevi, che uniscono forza strutturale a una grande sapidità tannica e a un notevole allungo gustativo. Solo 5 ettari di vigna e circa ventimila bottiglie prodotte ogni anno. Lungamente attesa, la riserva 2007 di Montepulciano è del tutto all’altezza delle aspettative. Facile prevederne una bella evoluzione in bottiglia. Non molto meno scintillante la qualità del Cerasuolo, un rosato di complessità tale da mettere in imbarazzo rossi di ben altra fama (e prezzo). Montepulciano D’Abruzzo Riserva 2007 – 18,5/20: Profumi intensi, netti e di particolare iridescenza: lato affumicato forte, erbe di montagna, grafite, ciliegia selvatica; bocca di grande pienezza e carnosità, infiltrante, lato metallico ferroso che aggiunge complessità e profondità, tannini fini, saporiti, terrosi; finale lunghissimo. Montepulciano D’Abruzzo Cerasuolo 2011 – 17,5/20: Limpido, “trasparente” nei profumi, di grande purezza anche al palato, salino e al contempo fruttato a centro bocca, dal finale ritmato, vivo, cristallino. Da Le Guide de L’Espresso, Vini d’Italia...
Read MoreSlow Wine – Guida 2013
Quella di Enzo Pasquale e del figlio Ottaviano è una storia (e un’azienda) semplice e bella; una storia di un’agricoltura antica che parla il linguaggio moderno della sostenibilità ambientale e del legame con il territorio. Da Slow Wine – Guida...
Read MoreLe Guide de L’Espresso, “I Vini d’Italia 2010”
Gli estimatori del carattere austero e ritroso del Montepulciano di montagna conoscono bene i sapidi rossi di Enzo Pasquale, piccoli gioielli di autenticità, longevi e vitali come raramente capita di incontrare. Per chi cerca nel vino un’espressione decisa del territorio, autentica e senza compromessi, questo piccolo” presidio” della Valle Peligna rappresenta un indirizzo sicuro. Non che il magnifico 2004 gli stia troppo lontano in qualità complessiva, ma il Montepulciano 2005 lascia ammirati per l’originalità e la forza che esprime. Qualunque appassionato di vini rossi dovrebbe provarne la sottigliezza tannica e la purezza di frutto. Proprio l’equilibrio tra astringenza e morbidezza offre una sensazione unica: un tatto vellutato e allo stesso tempo un gusto pungente e preciso come un raggio laser. Una prima stella aziendale davvero meritata. Montepulciano d’Abruzzo 2005 – 18.5/20 : ombroso, viscerale, complesso,ancora embrionale nei profumi, elegante, sottile nella componente tannica, davvero impressionante come finezza e allungo, con finale alcolico e sfumato da un timbro di frutto purissimo. Da Le Guide de L’Espresso, Vini d’Italia...
Read More“Enogea” nº 23, Febbraio/Marzo 2009
Montepulciano d’Abruzzo Riserva 2003 (90D): La cantina di Enzo Pasquale è ben nascosta, ma alla fine non è poi così difficile da trovare. Una volta imboccata la strada per Prezza basta salire ed attorcigliarsi su per il centro del paese finchè non si brucia la frizione o il servosterzo (o tutti e due). A quel punto spegnete pure il motore perché siete arrivati. Una piccola casa, una piccola cantina, e un solo vino, che cercare di inquadrare in poche righe è un’impresa davvero ardua. Se in certi casi infatti è selettivo e umorale (vedi il 2001), in altri – come il 1997 – è un vino capace di smussare la sua esuberante rusticità. Poi c’è il 2003, ultimo in commercio e addomesticato dalla barrique quel tanto che basta per renderlo subito più appetibile, senza per questo privarlo di un’originalità olfattiva che spazia dal cuoio alla carne, alla cipolla stufata, al catrame e via di questo passo fino a farti desiderare un banchetto rinascimentale. Ottimo poi anche il tannino, che gratifica e allunga senza eccessi e senza interruzioni. Ratafià (92D): Altrettanto intrigante, ma su un registro completamente diverso (tanto da farti pensare a qualcosa tipo dottor Jekyll e mister Hyde in versione enoica), è il Ratafià, un liquore di ciliegie dalla purezza e dalla fragranza a dir poco inebrianti. Imperdibile. Da “Enogea” nº 23, Febbraio/Marzo...
Read More“Vini Naturali d’Italia. Manuale del Bere Sano” di Giovanni Bietti Vol.1, 2010
La famiglia Pasquale è una delle realtà vinicole più singolari che mi sia capitato di conoscere: Prezza è infatti un piccolo paese isolato nel quale si fa fatica ad arrivare anche dopo molteplici indicazioni […]. In effetti il Montepulciano Praesidium in alcune annate mi sembra l’espressione più elegante di questo vitigno […].Senza dubbio alla definizione di uno stile tanto personale, riservato ma di grande bevibilità ed in genere con tannini di grana finissima, contribuisce, oltre al territorio, alche la particolarità della vinificazione: tecnologia ed interventi invasivi ridotti al minimo […]. Senza dubbio questa piccola azienda è una delle realtà abruzzesi più interessanti. Da Vini Naturali d’Italia. Manuale del Bere Sano di G. Bietti Vol.1, 2010, Ed. Estemporanee Best in the World, Gourmand, World Cookbook...
Read MoreGoWine n°28, “10 grandi vini sotto i 35 euro”
Montepulciano d’Abruzzo Riserva 2001 Praesidium: Colore frutto legno. Chi non ricorda la triangolazione che ha fatto la fortuna di molti “vinoni” degli anni ’90? Ecco, scordatevela: il Montepulciano di Enzo Pasquale è giocato su ben altro registro espressivo. Non tanto per ciò che riguarda il colore, che a questo vino/vitigno come è noto non fa mai difetto; quanto per lo stile, che si discosta apertamente qui dalle muscolosae levigatezze care a molti produttori della costa, e si propone con un profilo più aspro e meno conciliato. Bellissimo il naso speziato e mentolato, con suggestioni di erbe amare, liquirizia, china, davvero molto ricco anche in bocca, grassa e polposa, ma anche sapida e lunga, dove i ricordi di amarene nulla tolgono alla naturalezza del succo. Un Montepulciano di montagna, come è stato scritto, un campione di personalità, davvero bello e godibile: l’esatto contrario di un vino calligrafico. Da Eccellenze e dintorni: 10 grandi vini sotto i 35 euro in GoWine...
Read More“Golosaria” di Paolo Massobrio
La selezione dei cento vini migliori d’Italia svolta dal club Papillon nel 2009.
Read More“Bibenda” nº 2, Giugno/Agosto 2002″
Montepulciano d’Abruzzo 1998 Praesidium: 87/100. Rosso rubino denso e intenso, con lieve unghia purpurea. impatto olfattivo disposto su note di frutta a bacca rossa sotto spirito. Netti i sentori di amarena e di more di gelso. Nel finale si evidenzia un floreale di rosa e un inizio di spezie dolci e leggero tabacco. Nell’impatto gustativo il fruttato torna deciso e preponderante, con sfumature di visciola e fragola. I tannini risultano eleganti e non aggressivi, ed emerge una leggera nota fresca, piacevole ed equilibrata. La macerazione avviene per circa 8 giorni a temperatura controllata. Per l’affinamento vengono usate botti di rovere. Il vino non viene pastorizzato né vengono usati chiarificanti, solo decantazione naturale. Certamente longevo, cui gioveranno alcuni anni di bottiglia, come verificato per l’annata 1993 degustata recentemente. Da provare su pecorini freschi. Unico prodotto dell’azienda per il momento, oltre al liquore ratafià realizzato dal connubio di Montepulciano e ciliegie “amarelle” reperibili solo nella zona di Raiano. Da Bibenda, nº 2 Giugno/Agosto...
Read More